Hai detto righe?

Viviamo di trend. Li studiamo, li seguiamo, li interpretiamo a nostra immagine e somiglianza.

Ne esistono di diversi, di nuovi, dal brio contagioso ed altri che si riconfermano anno dopo anno, stagione dopo stagione.

Dalle it-girl ai servizi fotografici nelle varie riviste. Proprio come la stampa a righe, sobrie ed eleganti allo stesso tempo, incredibilmente chic e perfette.

Forse è proprio per questo che la scegliamo sempre, mai banali dopo tutto non è mica una novità in fatto di trend, ma anche senza quel brio che accompagna il nuovo, conservano intatte il loro fascino.

Come il bianco e il nero, un’eterna eleganza, un’infinita bellezza.

 

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Lunedì e primi freddi

E’ arrivato il primo vero freddo.
Quello che fa stringere addosso un maglione appena acquistato e tirar fuori dall’armadio la giacca in Cashmere, morbida e rassicurante.
E chi può dirlo se sia duraturo o solo una piccola parentesi di questo autunno, quello che so e che sono pronta a questo gelido inizio di fine Novembre.
Ho voglia di concedermi le prime passeggiate invernali sotto un tappeto di foglie scoppiettanti ai piedi e di fermarmi, sempre, per spalancare gli occhi alle meraviglie della natura che colorano le strade, senza meta e senza tempi da rispettare.
Provare come sempre ad impasticciarmi le mani in cucina, il più delle volte con i dolci: una torta al cioccolato per poi assaporarla il giorno dopo a colazione.
Le giornate più corte, una scusa per rinchiudersi dentro casa in cerca di coccole e riparo.
Preparare le prime zuppe di ortaggi sul fuoco e godere del tepore del camino con annessa candela yankee accesa ( al cotone, per l’esattezza).
Un thè ai frutti rossi accompagnato da dolcetti ai canditi.
Piccoli rituali di inizio stagione i quali non potrei rinunciare.
Come anche preparare piccole wishlist in vista del nuovo anno e scegliere la futura compagna di viaggio: Una nuova agenda per un nuovo inizio o proseguimento.
La voglia di ridere.

Una corsa fra le foglie secche, e in un attimo torno bambina.

lunedì e primi freddi

I wear:

Jersey: Blue Sand

Jeans: H&M

Shoes: Bata

Bag: Mango

Necklace: Tally weijl

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Le mie tre best designers al Fashion Connection Lounge

 

Tutto è bene quel che finisce bene e con bene intendo lo straordinario successo del Fashion Connection Lounge, evento targato StyleBook, svoltosi a Roma il 23 luglio – di cui vi ho parlato anche in questo post-.

Una passerella per nove giovani debuttanti designer. Un red carpet che non ha nulla da invidiare al festival di Cannes (o forse un po’) .Tante collezioni, alcune appena uscite, modelli da sogni, altre in fase di uscita nell’autunno che verrà. Padrona di casa la creatività e la bellezza che di sicuro in quel di Roma non poteva di certo mancare. Tra un gradino e tacchi vertiginosi la seconda edizione del Fashion Lounge ha calato il sipario ma ciò che resta è l’arte insieme all’indiscutibile dedizione che ogni stilista ha pienamente dimostrato di possedere.

Uno staff straordinario ha reso possibile tutto questo, le menti geniali e attenti della redazione Stylebook, sotto la direzione artistica di Federica Bernardini, i fotografi Carlo Max /David Cirese e gli organizzatori al completo hanno reso vero e soprattutto possibile la realizzazione dell’ evento, dove anche giovani blogger vicine e lontane, amanti della moda si sono confrontate, inclusa me, che non poteva non incoronare le sue tre best designers.

Hilda Falati (Hilda Falati Couture)

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Rumena di nascita ma trapiantata in Italia.

Ha frequentato l’accademia del lusso di Roma studiando tutto ciò che riguarda la moda: dal disegno, al moulage ai ricami. Porta con lei un forte bagaglio di stile personale, che rivive in ogni suo capo d’abbigliamento che di sicuro non è passato inosservato durante l’evento. Nella primavera del 2016 con la collezione ROMANTICA ha lanciato il suo brand Hilda Falati Couture dai colori chiari e allo stesso tempo passionali, dal rosa cipria protagonista di questa stagione come da dettame del sig Pantone, bianco e beige, nuance tenere ma mai banali. Capi dai vari tagli, lunghi al ginocchio larghi in vita. Una principessa moderna protagonista di una favola romantica è Hilda Falati Couture.

 Erica Iodice  (Naive by Erica Iodice)

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Erica Iodice, giovanissima stilista nel campo del designer, ha soli 23 anni realizza la sua prima collezione di moda, un sogno inseguito da bambina e diventato realtà. Naïve by Erica Iodice è un brand prèt- à-porter che nasce dal connubio perfetto di semplicità e ingenuità caratteristiche che evidenziano nei tratti la giovane stylist ma allo stesso tempo sono frutto di un lavoro interamente ispirato e rivolto ad una donna giovane, forte e indipendente – tutte, nessuna esclusa -.Qualità e cura minuziosa nel dettaglio è il capo targato Naïve fatti finemente a mano in Italia. Collezione ispirata alla fenice racchiude nei tratti salienti la forza e la grinta di una donna che dopo la sconfitta non ama arrendersi ma rinascere, pronta alla conquista.

Nell’autunno/inverno della collezione Naïve protagonisti sono il bianco puro, beige,il rosso cardinale e l’intramontabile nero.

Tiziana Giovaruscio  (Dadiva jewels)

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Terza ma non ultima nella lista delle mie best designers c’è lei, Tiziana Giovaruscio creatrice della linea di accessori Dadiva Jewels. Modesta e ambiziosa, non si definisce una designer ma semplicemente si descrive come una persona che dona vita alla propria creatività. Sebbene non abbia frequentato vari accademie di moda, la voglia e la manualità di certo non le mancano. Il suo è un lavoro che adoro definire naturale, senza ombre o schemi preimpostati. E’ libero, vero e originale. Le creazioni ne sono la prova vivente realizzate con l’uso di perline mixate alla fantasia delle forme e da giochi di colori. I suoi accessori hanno impreziosito e illuminato l’evento, quasi come incastonati sul vestito, insieme alle borse immancabile accessorio che ogni donna non potrà mai rinunciare.

Beh che altro dire: designer o no tanto di chapeau, Tiziana!

P.S: tutte le foto e i designer dell’evento le trovate a questo indirizzo. -Buona lettura-

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Denim mania

Sarà quel’aria grunge un po’ ribelle.

Quella voglia di sentirsi liberi, disinvolti e senza limiti.

Sarà questione di spirito alle volte libero, che fa scegliere un capo d’abbigliamento rispetto ad un altro.

E’ questione di scelte, ed io che in fatto di scelte non sono mai stata abbastanza brava ma sempre indecisa, su una cosa io e il mio cervello andiamo di pari passo: il Denim: una specie di mania, seguita subito dopo da quella incondizionata per le sneakers.

Il denim, il blu jeans o come volete è un pezzo di storia. Simbolo indelebile della mia spensierata età adolescenziale quasi drogata dalla serie anni novanta targata Beverly Hills e il mio amore incondizionato per Brenda e suoi jeans, quasi eterni. Quelli a vita alta, dalle tonalità chiare che sfilano le forme longilinee.

Da ieri ad oggi ne sono passati di anni e io, da buona e eterna indecisa, di candeline ne ho spente a volontà. Quasi ventiquattro. Alcuni amori sono terminati come quello per le dottor Martens, riposte chissà dove in quale oscuro cartone, altri invece, come il denim, non sono mai andati via e continuano a scalare le impetuose vette del mio armadio.

Il jeans capace di vincere su tutto e tutti, onnipresente, indistruttibile, pratico e versatile.

Che sia a vita alta, tinteggiato, strappato, skinny, urban, chic, boyfriend, floreale, in tinta unica, chiaro o scuro.  Sempre al passo con i tempi, rivisitato e reinventato per ogni occasione, non conosce lo scorrere del tempo e io sempre pronta ad assecondarlo e indossarlo. -perché ogni donna ha le sue paranoie, fissazioni, manie da inseguire e altrettante da assecondare- 

 La mia è una denim Mania

Fendi total look denim-collezione Resort 16′

fendi resort 2016Quando la mania più sfrenata e sfegatata incontra l’alta moda -in questo caso Fendi-, la sottoscritta può farsi anche da parte e tirare in alto lo slogan:” cercasi bancomat illimitato e sarò felice”.  Questo look total denim non mi dispiacerebbe affatto da indossare in futuro -si spera altrettanto vicino-. Per adesso mi accontento di collezionare l’immagine sulla mia bacheca Pinterest in attesa di tempi migliori.

Total denim -Resort karen Walker 16′

resort karen walker resortAnche per questo completo il mio pensiero non pone eccezioni. Questo intero dal taglio dritto e asciutto poco sfrangiato è a dir poco eccezionale. Come la designer che lo ha finemente realizzato. Karen, sei la mia best fashion designer da oggi. –Qui– potete trovare senza troppi indugi una e mille idee da sfogliare, selezionare e magari chissà anche comprare!

Denim Jacketjacket

Tornando con i piedi per terra, dicevamo denim. Sono alla ricerca di una leggera giacca in jeans una di quelle da indossare nelle mattine fresche di primavera fino a tarda sera. Questa in foto non mi dispiacerebbe affatto. In alternativa, per chi volesse farmi un piccolo pensiero fuori festività, ne ho spulciata qualcuna su Kiabi niente male al modico prezzo di 20,00 euro.

Denim skirt

denim skirtNon sono ancora pronta a scoprire le gambe complice questa primavera a tratti fresca altre volte quasi estiva e i piccoli acciacchi  sono dietro l’angolo. Balle! in realtà sto ancora sulla via del prega, mangia, ama e aggiungerei anche “spera in un miracolo rimodellante da qui ai prossimi mesi”. E poi della gonna ne riparleremo, per il momento sta nascendo un nuovo amore.

Long dress denim

6942212f9c7d105961c304b8bb203d62Decisamente con questo abito lungo non c’è da passare inosservate in alternativa alla gonna vista sopra e in risposta alle mie paranoie esistenziali. Per il momento meglio coprire le gambe.

Boyfriend jeans e sneakers

0b66e2ca6b8892aec38632297823a913L’apice delle manie il perfetto connubio jeans e sneakers. Basta un jeans con comoda sneakers e sono pronta a gironzolare per le vie della città, non serve aggiungere altro.

(pinterest)

 

 

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C’era una volta il Tartan

Dalla sciarpa a scacchi in lana e fili intrecciati, che tanto amavo da bambina, alle gonnelline a pieghe rosse e blu. Dal 1830 ad oggi. Dalle passerelle internazionali agli e-store più celebri, fino al look di tutti i giorni. Dicono che anche per il 2016 le strade saranno inondate di magici quadrettoni neri e rossi, ma anche blu con un pizzico di rosa, ed anche in casa non potrà mancare, dai cuscini da terra, al tessuto della poltrona. E’caldo, versatile, semplice e mai banale. Decisamente senza tempo. In una parola, intramontabile.

Dicono che anche quest’anno, il Tartan non passerà inosservato.

C’era una volta e c’è ancora.

-Lunga vita alla stampa a quadri più famosa che c’è –

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Minimal per la casa: quando l’essenziale diventa stile

 

Si sa, arriva prima o poi quel momento in cui ogni donna, in cuor suo, realizza il desiderio di vivere uno spazio tutto per sè; caldo, accogliente,confortevole. Uno spazio che più in generale prende il nome di casa.

Casa, una semplice parola ma dai connotati meravigliosi, composta da pezzi di arredamento unici per ogni donna.

Sì, – perchè ogni singolo angolo di casa racchiude una parte di te, e ogni attimo vissuto nella tua casa si mescola all’arredamento–.

C’è chi si ispira alle moda del momento e chi invece rimane fedele allo stile intramontabile del classico. Alcuni azzardano colori accesi, dall’oggettistica stravagante, altri vittime del vintage rispolverano antichi pezzi d’arredamento rendendoli più vivi che mai. Perché quando si tratta di arredare la propria casa ognuno ha il suo stile, i suoi gusti elle sue esigenze.

Anche io, molte volte, mi sono soffermata a comporre ogni singola camera che vorrei realizzare dall’arredo ai colori, dai quadri all’oggettistica. La tipologia che più mi rappresenta è senza dubbio un arredamento dallo stile minimal.

Semplicità, essenzialità e funzionalità sono le caratteristiche principali che lo identificano.  Lo spazio è il vero e proprio protagonista, un occasione perfetta dove il moderno e il contemporaneo si incontrano; un luogo perfetto per sfoggiare lampade da terra dalla luce bianca e fredda vicino alla poltrona in pelle in soggiorno, meglio se vicino al camino. Cabine armadio e specchi privi di cornice dalle geometriche irregolari  in stanza da letto, mobili semplice e poco ingombranti. Un design pulito e raffinato sinonimo di ordine e tranquillità. Nell’arredamento minimal quindi, via il superfluo e le decorazioni inutili perché a valorizzare il tutto ci pensa la luce, -quella naturale che proviene dagli infissi rigorosamente grandi e senza tende-.  I colori di una casa in stile minimal vanno dai più semplici e puri come il bianco, beige più carico, il weigè del legno, rosso e poi il nero, intramontabile.

Un arredamento semplice ma allo stesso tempo moderno e contemporaneo, ricercato, sofisticato e unico nella sua semplicità.

Minimal per la casa: quando l’essenziale diventa uno stile.

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(Pinterest)

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