Home sweet home

Poi ti svegli una mattina di un normale martedì e fuori è grigio. Ancora

L’attimo in cui ti accorgi che la primavera non è poi cosi lontana lascia spazio alla pioggia di inizio giornata con annesso malumore. Quella “pioggerellina” fastidiosa che sorprende -sempre- nei momenti più impensabili. Situazione aggravata dal fatto che la tua casa é cosi lontana e che nella borsa, talmente piena da esplodere, un ombrello -ovviamente- non ci sta.
Quando sei in pieno centro città, all’uscita dal parrucchiere (non sia mai sempre dopo la messa in piega) o semplicemente nel bel mezzo di una passeggiata.
Ed é lì che vuoi ritornare, in fretta e anche di corsa, nel tuo spazio quotidiano che prende il nome di
casa.
Quando appena raggiunta la soglia all’entrata tanto desiderata tra starnuti e capelli scompigliati sospiri: “
casa dolce casa “.
Piccola, confortevole, un po’ sul burdeaux con una spruzzata di viola, qualche libro in disordine e soprattutto fiori freschi pronti a ricordare che anche se fuori piove e pur sempre primavera.
Ti accoglie a braccia aperte. La cucina è pronta a scaldare la tua tisana rilassante e il tuo divano non aspetta altro che te.
Poco importa se fuori dalla finestra la pioggia e il grigiore persistono, quando sei a casa -la tua casa- il mondo esterno può anche aspettare.

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(Pic: pinterest)

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